Le Biomasse in sintesi
• Per uno sfruttamento sostenibile delle biomasse ad uso energetico è necessaria un'elevata organizzazione e gestione del territorio: la biomassa utilizzata dovrebbe essere reperita nel raggio di 30 km massimo dal punto di utilizzazione.
• La tecnologia attuale permette impianti ad un costo decisamente basso e facilmente ammortizzabile in pochi anni: i costi variano dai 2.500 ai 7.000 € a seconda della tipologia di caldaia.
• Il prezzo della biomassa per le caldaie varia a seconda della tipologia. A parità di energia prodotta, tali biocombustibili sono meno costosi di quelli tradizionali come metano, GPL e gasolio.
• Le caldaie, soprattutto quelle a pellet, necessitano di ridotta manutenzione e possono trovare applicazione nel campo del riscaldamento domestico sia per utenze autonome, sia per utenze centralizzate.
• Gli impianti a biomasse rientrano negli interventi di efficienza energetica, beneficiando così della vendita dei certificati bianchi.
• L'utilizzo della biomassa per la produzione di energia elettrica beneficia dell'incentivazione attraverso il mercato dei certificati verdi.
• La Finanziaria 2007 allinea la legislazione italiana sui biocarburanti alla Direttiva europea 2003/30/CE ; gli obiettivi di miscelazione obbligatoria dei biocarburanti nei carburanti petroliferi saranno i seguenti: 1% entro il 2005; 2,5% entro 31/12/2008; 5,75% entro il 31/12/2010.
• La Finanziaria 2007 prevede inoltre l'esenzione dell'accisa, entro un importo massimo di 1 milione di euro per ogni anno a decorrere dall'anno 2007 per l'impiego dell'olio vegetale puro a fini energetici nel settore agricolo nell'ambito dell'impresa singola o associata.
• Nell'ambito di un programma pluriennale 2007-2010 e nel limite di un contingente annuo di 250.000 tonnellate, al biodiesel, impiegato in autotrazione in miscela con il gasolio, è applicata un'aliquota di accisa pari al 20% di quella applicata al gasolio per il trasporto.