Certificati bianchi

Sebbene il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) sia in scadenza (31/12/2012) non sono ancora stati definiti obbiettivi e obblighi dei prossimi anni.

Il sistema dei certificati bianchi è stato introdotto con i D.M. 20 Luglio 2004 e successivamente integrato e ampliato con l’emanazione del Decreto del 21 dicembre 2007 La finalità insita nelle disposizioni è creare un efficiente sistema di incentivi per promuovere il risparmio di energia primaria a carico dei distributori di energia elettrica e gas. I criteri, le regole e le tecniche di funzionamento del nuovo impianto normativo e la gestione dell'intero meccanismo sono poi affidati all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. Il sistema prevede che le aziende distributrici debbano realizzare determinati standard di risparmio di energia primaria. Il conseguimento di tale obiettivo avviene attraverso lo sviluppo di interventi di risparmio energetico. Tali interventi, definiti “progetto” dopo essere stati sviluppati e realizzati vengono valutati secondo i criteri definiti dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (linee guida: allegato A alla delibera n. 103/03 ) e si definisce quanto risparmio nel concreto hanno ottenuto.

Il progetto è un'attività o un insieme di attività che produce risparmi di energia primaria certi e quantificabili attraverso la realizzazione presso uno o più clienti di uno o più interventi. E' possibile aggregare più interventi all'interno di uno stesso progetto. Ogni progetto deve aver prodotto un aumentare minimo di risparmio di energia primaria per dare accesso alla richiesta di certificazione di tali risparmi.

Il risparmio conseguito viene quantificato (secondo criteri stabiliti dall’Autorità) e trasformato virtualmente in Titoli di Efficienza Energetica che possono essere commercializzati.

Nello specifico i soggetti obbligati, cosi come definito dal decreto 21 dicembre 2007 sono:

  • Società di distribuzione gas o energia cui siano allacciati non meno di 50.000 utenze.

Mentre i soggetti volontari accreditati possono essere:

  • società controllate dalle distributrici
  • società operanti nel settore dei servizi energetici ESCO
  • società, incluse le imprese artigiane e loro forme consortili che hanno come oggetto sociale l’offerta di servizi energetici integrati per la realizzazione e l’eventuale successiva gestione degli interventi.

Le ESCO energy services companies o società di servizi energetici, sono soggetti specializzati nell'effettuare interventi nel settore dell'efficienza energetica, sollevando in genere il cliente dalla necessità di reperire risposte finanziarie per la realizzazione dei progetti e dal rischio tecnologico, in quanto gestiscono sia la progettazione/costruzione, sia la manutenzione per la durata del contratto (compresa usualmente fra i cinque ed i dieci anni).

Il soggetto volontario titolare di progetto può vendere sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) il valore da loro raggiunto grazie agli interventi. L’Autorità certifica i risparmi conseguiti verificando e controllando che i progetti siano stati effettivamente realizzati in conformità con le disposizioni dei decreti e delle regole attuative definite dall'Autorità stessa. In questo modo i soggetti obbligati possono non operare direttamente e acquistare sul Mercato dei TEE i certificati bianchi che sarebbero obbligati ad avere. La possibilità di scambiare titoli di efficienza energetica consente ai distributori che incorrerebbero costi marginali relativamente elevati per il risparmio di energia attraverso la realizzazione diretta di progetti, di acquistare titoli di efficienza energetica da quei soggetti che invece presentano costi marginali di risparmio energetico relativamente inferiori e che pertanto hanno convenienza a vendere i propri titoli sul mercato. La compravendita di questi titoli avverrà tramite contratti bilaterali o in un mercato apposito istituito dal Gestore del mercato elettrico e regolato da disposizioni stabilite dal Gestore stesso d'intesa con l'Autorità.

I costi sostenuti dai distributori per adempiere agli obblighi di risparmio energetico potranno essere coperti attraverso risorse di varia natura: quote di partecipazione dei clienti partecipanti, finanziamenti statali, regionali, locali, comunitari, ricavi dalla vendita dei titoli di efficienza energetica. Una parte dei costi sostenuti troverà copertura attraverso le tariffe di trasporto e distribuzione dell'energia elettrica e del gas naturale in base a criteri che saranno stabiliti dall'Autorità prima dell'avvio del meccanismo. L’Autorità ha anche il compito di verificare il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico controllando che ogni distributore detenga un numero di titoli di efficienza energetica equivalente a quello previsto dai decreti, acquisiti in modo diretto o acquistati sul mercato. In caso di inadempienza sono previste sanzioni.

Obiettivi e benefici

L'obiettivo che si propongono i decreti è quello di conseguire, alla fine del primo quinquennio di applicazione (2005-2009) un risparmio di energia pari a 2,9 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all'anno, valore equivalente all'incremento annuo dei consumi nazionali di energia registrato nel periodo 1999-2001. La riduzione dei consumi complessivi nazionali di energia concorrerà al conseguimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra in relazione agli impegni assunti dall'Italia nell'ambito del Protocollo di Kyoto e porterà benefici economici e sociali. I benefici per i consumatori sono diretti: i soggetti che saranno interessati dai progetti potranno avere la riduzione della bolletta energetica e/o il miglioramento del servizio goduto. (per esempio offrendo la possibilità di aumentare la temperatura o l'illuminazione degli ambienti o permettendo un aumento della produttività di un motore elettrico il tutto senza senza aumentare i consumi);

I benefici collettivi, previsti sono:

  • la riduzione della dipendenza energetica dall'estero e maggiore sicurezza di approvvigionamento;
  • la riduzione dell'inquinamento derivante dalle attività di produzione e di consumo di energia,
  • un maggior controllo dei picchi di domanda elettrica e possibilità quindi di ridurre il rischio di "blackout" e i costi connessi al verificarsi di squilibri tra consumi e capacità di offerta;
  • un aumento dell'offerta di prodotti e servizi energetici orientati all'efficienza negli usi dell'energia